Il glaucoma è una delle cause più frequenti di disabilità visiva e cecità irreversibile: in Italia si stima che colpisca oltre un milione di persone. Si tratta di una malattia neurodegenerativa cronica e progressiva che colpisce il nervo ottico, dove risiedono milioni di fibre nervose che trasmettono segnali dalla retina al cervello per l’elaborazione dell’informazione visiva. Nella maggior parte dei casi il glaucoma può dipendere dall’aumento della pressione intraoculare, e può causare nel lungo termine danni irreversibili alla vista, tra cui il restringimento del campo visivo, impedendo una visione spaziale completa e le alterazioni della papilla ottica.
L’aumento della pressione oculare è un importante fattore di rischio per il danno del nervo ottico, insieme all’invecchiamento e alla familiarità. Le più frequenti forme di glaucoma sono:
- Glaucoma cronico semplice o ad angolo aperto, forma più comune; ha un’evoluzione lenta ed è comune negli adulti dopo i 40-50 anni.
- Glaucoma acuto o ad angolo chiuso, si manifesta in maniera improvvisa ed è imprevedibile. Spesso la sua comparsa è legata ad una predisposizione anatomica.
- Glaucoma congenito: forma più rara; può comparire già alla nascita ed è dovuto ad alterazioni o malformazioni delle vie di deflusso dell’umor acqueo.